Il Cantico dei Cantici a Brisighella

cantico dei cantici

Esattamente dieci anni fa, Lamberto Fabbri, Editore e a capo del Cenacolo delle Arti e prima ancora del Circolo degli Artisti di Faenza, organizzava una serie di incontri sul tema “Cantico dei Cantici”. Una tematica attorno alla quale si raccolgono ancora studiosi e appassionati per via della sua sempre attuale pregnanza e del grande fascino che suscita nelle nostre anime.

Gli incontri ebbero grande successo, e in particolare si ricorda la presenza del prof. Vittorio Sgarbi che ne commentò il contenuto con grande passione.

Lamberto Fabbri scriveva: “Per cercare di individuare le cause della crisi che la società occidentale sta attraversando e che non sono solo economiche, ma soprattutto morali, il Circolo Giosuè Borsi di Brisighella organizza alcuni momenti di riflessione sui valori che si sono affievoliti, nell’intento di provare, con il contributo di tutti gli intervenuti, a riscoprirlo. Purtroppo il consumismo e la vanità, la corsa al denaro e al potere, l’ansia della visibilità e tutte le passioni superficiali che in questo momento prevalgono, i messaggi dei media che identificano in generale il rapporto tra uomo e donna solo come veicolo di reciproco piacere all’interno di un esercizio ginnico in cui la qualità è data dalle capacità atletiche e dall’esperienza acquisita sul campo, ci hanno portato a una situazione di alto rischio per le nostre anime, oltre che per la nostra vita”.

“Ci hanno rubato la poesia”, continua Fabbri, “che distingueva l’uomo dagli altri esseri viventi”. E “si tende a privilegiare la bellezza estetica rispetto a quella del costruire. L’amore, momentaneo e superficiale, non è più anche spirituale come l’indole dell’uomo necessita. Nel Cantico dei Cantici l’amore tra uomo e donna rappresenta in tutte le sue dimensioni l’essenza più profonda del messaggio cristiano. Ecco, questo è quello che vorremmo trasmettere ai nostri giovani: l’amore come dono reciproco delle esistenze, la riscoperta negli occhi degli sposi o fidanzati che siano, della gioia e della sorpresa reciproca nel trovarsi, nel conoscersi e nel rispecchiarsi l’uno nell’altro”.