A Giovanni, con amore infinito.

Si è spento il 13 marzo a Milano. Abbiamo deciso di fare un “coro” in sua memoria, custodendo con affetto alcuni bei ricordi con lui.

Oggi ancor di più, abbiamo imparato quanto sia doveroso prenderci cura dei nostri artisti, dei nostri poeti, poiché sono loro a renderci grandi. Con la scomparsa di Giovanni si chiude un’epoca, una di quelle belle, d’altri tempi. Un’epoca solitaria in cui gli uomini sapevano cos’era la bellezza e la regalavano agli altri uomini. Un artista, un uomo, un poeta che ha cesellato con la luce un mondo fatto di corpi e cose. I suoi occhi sono stati una finestra e le sue foto la grandezza dei paesaggi che solo lui sapeva guardare. Addio Giovanni Gastel, con la tua partenza, il mondo, non sarà più in grado di amare come prima. (Roberto Pavoni)

Giovanni Gastel (fotografo immenso e poeta per vocazione), uomo straordinario ed artista incredibile, meraviglioso con una voglia irrefrenabile di condividere con tutti il suo credo artistico e la sua ineguagliabile umanità. La sua arte non ci mancherà perché è in tutti noi ma è proprio la sua grande anima gentile, cortese, appunto la sua infinita umanità…questa ci mancherà tantissimo. (Pino Jodice)

Se n’è andato Giovanni Gastel, Fotografo e poeta, Anima Bella e Amico speciale dall’animo dolce e gentile come altri pochi ho conosciuto nella mia vita. Il mio cuore piange e si dispera, perché alla morte non c’è rimedio, ma allo stesso tempo ringrazio il Destino per avermi donato la conoscenza e l’affetto di una Persona tanto luminosa e dal talento straordinario. Colpita dalle sue liriche, avevo cominciato a collaborare con lui lo scorso anno, a seguito di un fortunato incontro avvenuto al MAXXI di Roma… erano scattate subito simpatia, empatia, stima e affinità. Oggi questa notizia mi arriva come una lama tagliente, che mi ferisce e mi lascia attonita, e altro non saprei dire, se non che custodirò come un tesoro inestimabile le sue poesie e i libri che mi aveva donato, e porterò a compimento il lavoro che avevamo iniziato insieme… Grazie davvero di tutto Giovanni! Grazie Giò! Mi mancherai tanto, ti voglio Bene! Buon Viaggio (Roberta Giallo)

Il cenacolo delle Arti perde un Artista che prima di essere tale, è stato un fratello per tutti noi. Fotografo della luce, un poeta immenso. Il cuore pulsante del nostro Cenacolo, guida per chi aveva perso la luce, faro della bellezza e della pietà. Chi è stato, Giovanni, se non un amico su cui contare, un dolcissimo ascoltatore, un poeta dall’animo inquieto e sottile? Chi è stato se non un fratello dove poter poggiare la testa quando la vita ci ha colti stanchi, sfibrati, assetati? Chi è stato se non portatore della Bellezza che tanto ricercava, nelle sue poesie e nelle sue foto, un acuto osservatore, che con eleganza dipingeva tutti gli abbagli di luce che trovava nelle persone del suo cammino? Che Dio ti accolga come un fratello, perché è ciò che per me, Lamberto, Pino, Paola, Davide sei stato. Che tu possa trovare pace e che non muoia mai la tua tanto amata ricerca alla bellezza, che fino all’ultimo ci hai dato. (Asia Vaudo)

Zio del mio cuore. Ti ho voluto bene come a un padre. E tu mi hai amata al pari di una figlia. Verrà il tempo per un nuovo abbraccio: ci credevi tu, ne sono persuasa io. Intanto, adorato zio Gio, con tutto l’amore, la gratitudine e la devozione che meriti, ti porto con me. Indelebile, per la vita. (Angelica Grivèl Serra)

Giovanni era un amico con cui ho condiviso anima e inquietudine per la bellezza in questi ultimi anni. La sua amicizia mi ha onorato, la sua fede bambina mi ha aiutato. (Davide Rondoni)

Non conoscevo Giovanni Gastel personalmente, così non posso dire di essere stato onorato della sua amicizia. Posso solo dire di averlo “conosciuto” in modo indiretto, inizialmente come grandissimo artista, dall’eleganza e poesia luminose, contemplando le sue bellissime immagini, e poi, attraverso la mia amicizia con Lamberto Fabbri, che mi invitò a dare un contributo, con una mia immagine, al libro “Dare del tu alla bellezza”, edito alcuni mesi fa per il Cenacolo delle arti, e che mi parlò in diverse occasioni della innata Nobiltà e Bellezza d’animo di Giovanni, che si riversava in modo naturale nella sua Opera Artistica. In particolare l’intervista che Giovanni ha rilasciato alcuni mesi fa ad Asia per il Cenacolo delle arti, come una semplice chiacchierata tra amici, mi ha lasciato la profonda sensazione di una persona che ha mantenuto un legame privilegiato con uno “sguardo” sulla vita in grado di sapersi “trasfigurare” in Bellezza, unito alla fresca spontaneità di chi non ha mai perso la gioia e l’incanto della scoperta, facendone Dono liberamente. (Tommaso D’Incalci)

Un ‘principe gentile’, dall’eleganza innata e non ostentata, dal sorriso spontaneo ed accogliente, dallo sguardo intenso e pregno di quella storia familiare, della cultura, delle esperienze che lo hanno fatto diventare l’artista che ‘era’ e che continuerà ad essere in eterno. Io lo ricordo così…GIOVANNI GASTEL rimarrà nei cuori di tutti coloro che lo hanno conosciuto davvero e che lo hanno amato; nei ricordi di chi, come me, lo ha incontrato e, purtroppo solo per poco tempo, sfiorato la sua ‘bellezza umana ed artistica’; di chi pur avendo solo visto le sue fotografie e letto le sue poesie ne è rimasto toccato nell’animo; di chi ha avuto l’onore di un suo scatto e di tutti coloro che hanno lavorato con lui… Rimarrà per sempre il #principegentile che, con la sua arte, ha regalato bellezza al mondo. (Cinzia Tedesco)

Conobbi Giovanni in occasione della sua mostra personale a Roma, non molti mesi fa. Ricordo la grazia nei suoi occhi e nei suoi movimenti, il gesto ampio che faceva per accogliere tutti nel grande salone bianco, come fosse a casa, la gentilezza assoluta con cui guardava, parlava, si muoveva. Ci parlai per pochi minuti a cena, quella sera, gli regalai il mio libro di poesie e lui mi fece i suoi complimenti, subito dopo aver letto qualche verso. Sorrideva come un ragazzino, tutti i suoi anni sorridevano, sembrava una creatura appartenente ad un altro mondo. Lo ricorderò così, come un angelo dal cuore gentile e lo sguardo innamorato. (Flaminia Colella)

Doloroso ed incredulo, per me,  parlare di te GG,  dopo che sei volato via. Il mondo ha pianto. Manchi già tremendamente. Ma ringrazio profondamente i carissimi Lamberto ed Asia, ai quali ora mi sento legata più che mai, per avermi chiesto di scrivere un pensiero per il mio Poeta del cuore. “Siamo simili. Tu sei riuscita a capirmi nel profondo e questo mi rende felice”. Le parole più belle che GG avrebbe potuto donarmi e che serberò in tutta me stessa eternamente. Dopo anni di frequentazione amichevole e professionale, da molto tempo ci scrivevamo quotidianamente. Io all’alba, mentre lui dormiva. Lui di notte, prima di coricarsi.  Era difficile incontrarci. Ma era il nostro modo di raccontarsi, approfondire, sperare, confortarsi e aiutarsi a superare momenti difficili e i frequenti reciproci up and down, molto faticosi. Ormai sicuro e fiducioso della mia assoluta discrezione e riservatezza (che porterò fino alla morte), mi rendeva partecipe dei suoi progetti, a volte mandandomi delle anteprime (scriveva Super Secret!), della propria delicatezza e fragilità personale e dei problemi di salute. Io idem. La chat era la nostra “comfort zone”  e ora il vuoto è assoluto. Tutto è rimasto gelidamente immobile. Simili perchè entrambi usavamo sempre superlativi (gli …”issimo” si sprecavano!!),  eravamo profondamente sensibili, dolci e generosi. Un uomo così potente e altisonante, famoso nel mondo, ma così umile e nobilmente democratico. Questo era sicuramente l’aspetto che più amavo di lui e con cui riuscivo a confrontarmi con estrema semplicità e serenità. Un Uomo dall’anima pura, limpida e gentile. Celestiale. Ho imparato da lui l’amore e la passione folle per la fotografia e la poesia, l’Arte nella sua compiutezza, ed è stato l’unico che ha saputo, con infinita pazienza e garbo, limare e smussare gli angoli più aspri del mio istintivo ed impetuoso carattere. Ha saputo perdonare tanto e mai giudicare né tanto meno condannare. E’ stato un privilegio straordinario essere compresa tra i suoi affetti veri, un onore indescrivibile poter lavorare con lui (aspettava di partecipare alla mia prima mostra a Milano….mi diceva: “sarà un evento memorabile”), un dono prezioso di Dio averlo conosciuto e aver condiviso un affetto candido, trasparente e pulito. So che mi sarai  sempre accanto e che continuerai a proteggermi dovunque tu sia. GRAZIE IMMENSAMENTE DI TUTTO GG…. la tua Cris (Maria Cristina Brandini)

Giovanni, mi mancherà  il vederTi ma non certo la Tua presenza: so che ci sarai sempre se avrò bisogno di consiglio e di aiuto.
Grazie Giovanni di essermi amico, ora più che mai.
Tuo Lamberto