
Ciao Teo,
Te ne sei partito per fare ritorno a Casa, nell’ eleganza del silenzio, così come il Tuo cuore gentile sperava, nella pausa di una melodia, per non rovinarla con il sussulto del brivido freddo della morte.
Mio caro Teo, è stato bello averTi amico, aver condiviso con Te bellissime serate a Faenza al nostro “circolo degli artisti” o nelle rassegne estive a Brisighella e Tredozio.
Avremmo dovuto ritrovarci venerdì sera in San Petronio nella Tua Bologna, a duettare con la poesia di Davide Rondoni, ma mi giunse il Tuo messaggio in cui mi comunicavi il Tuo ricovero per accertamenti. Messaggio che con la delicatezza di sempre accompagnavi con parole di amicizia e di scuse.
Teo, so bene che sei felice dove sei, nella Gioia di ritrovarTi con tanti amici musicisti a fare jazz in jam memorabili, ma qua ci manchi tanto. Ci mancano le Tue improvvisazioni, le pause per far entrare la musica di un “assolo” di un sax o di un violino o un contrabbasso che fosse, per poi “rientrare” e stupirci con un Tuo assolo, subissato di applausi ed infine ricomporre il gruppo per ritornare alla composizione.
Bravissimo Teo !
So per certo che Ti avrà accolto all’ingresso del Paradiso il Tuo caro Padre Pio con una pacca sulla schiena e un sorriso: lui che Ti battezzò e di cui hai sempre custodito una tenera Amicizia.
Nel mio cuore, Teo, sei vivo più che mai.
A ritrovarci Teo, in Dio.
Il Tuo amico di Faenza Lamberto