10/02/2025
Per Roberto Ravagli, uomo giusto.
“Lunga e diritta correva la strada
l’auto veloce correva
……………………………..
vicino a lui sorrideva
vicino a lui sorrideva.
Forte la mano teneva il volante
forte il motore ruggiva
non lo sapevi che c’era la morte
quel giorno che ti aspettava
quel giorno che ti aspettava.”
Mio caro amico Roberto, uomo giusto,
Te ne sei ritornato al Padre
con accanto la Tua sposa con la quale hai condiviso ogni cosa, bella e brutta, giusta e ingiusta. Il Signore della Vita vi ha chiamato entrambi. Lei non poteva che sorridere quel pomeriggio accanto a Te, come Tu a Lei.
Hai vissuto una vita bella con Lei, con i Tuoi figli di cui eri orgoglioso e a cui sei stato un esempio di forza, coraggio: non Ti sei mai piegato, sempre con la schiena diritta e la fronte alta!
Anche quando sei stato tradito e umiliato dalle persone cui avevi dato tanto del Tuo lavoro e del Tuo cuore.
In silenzio hai subito, hai porto anche l’altra guancia. E i trenta denari del tradimento mi piace pensare siano serviti se non a comprare un campo per seppellire i migranti ma almeno per qualche opera buona.
Si doveva andare a Vietri insieme all’amico Cencio per fare visita agli amici ceramisti di là: Ti prometto andrò prima o poi e Ti porterò con me nel pensiero e per porgere i Tuoi saluti e il Tuo ricordo.
Riposa ora con la Tua sposa fra le braccia dell’Amico Buono e Giusto che Vi accoglierà entrambi con le parole riservate ai Giusti: “Venite qua, Roberto e Rita, Benedetti dal Padre mio!”
A Rivederci Roberto,
Lamberto