Per il caro amico Pape Gurioli

“Se tu segui tua stella, non puoi fallire a glorioso porto.”

Così Dante, mio caro Pape. E tu hai seguito la stella sempre, in vita e ora in morte. Ma cos’è poi la morte? In dialetto noi si dice: “Us s’ né andè.” Dove ? Ma dove troverai compagni con cui suonare: Chet Baker, Steve Lacy, Art Farmer, Luis Armstrong, Johnny Griffin, Massimo Urbani … ! Con alcuni hai suonato già insieme, intervenendo nei loro concerti al nostro “circolo degli artisti”. Poco tempo fa ti si organizzò una festa a sorpresa da me e ci raccontammo cose e facesti anche un paio di pezzi al piano accompagnando il canto di Federica, Caseti Balucani, di cui eri tanto orgoglioso.

Quante serate al circolo, di cui condividevi passione e dispensavi preziosi consigli che inevitabilmente divenivano poi progetti concreti! Ricordo in particolare quando volesti farmi inserire un concerto di giovani musicisti amici tuoi nel programma dei Maestri, non dei giovani talenti emergenti come doveva essere. Quei musicisti presto divennero grandi e tornarono spesso poi, con buon diritto nel programma dei maestri.

I loro nomi: Fabio Petretti, band leader, Stefano Bollani, Paolo Ghetti, Fabrizio Bosso e Stefano Paolini! Sapevi dalle prime note distinguere il talento e non facevi sconti!

E ricordi, Pape, quando con la regia di tuo fratello Enrico ti  si organizzarono 10, o forse dodici concerti in giro per l’Italia sponsorizzati da Volkswagen Italia? Tutti sold out! A Bologna addirittura, all’Arena del Sole, si dovette replicare la sera seguente.Ne abbiamo fatte di cose insieme! E avrai ancora presto un paio di feste-concerti a sorpresa per l’ultimo tuo CD prodotto per Federica e Marco come mi hai chiesto tu di organizzare, nonostante ormai mi sia ritirato, ma a te, amico caro sempre presente quando avevo bisogno, non posso negare nulla.

Pape, che dirti? Vieni ancora a farmi visita, Ti prego.

Tuo Lamberto